E’ fin dal 1988 che l’AIRC, International Agency for Research on Cancer, ha inserito l’alcool nell’elenco delle sostanze per le quali sono state raccolte sicure evidenze scientifiche sulla propria azione cancerogena, oltre che dedicarne una apposita monografia.

I tumori il cui rischio può aumentare con un eccessivo consumo di alcoolici sono numerosi e tra questi ricordiamo quelli alla bocca ed al cavo orale, all’esofago, alla laringe, alla faringe, allo stomaco, al fegato, alle vie biliari, al pancreas, al colon ecc. Vari sono i suoi meccanismi cancerogeni, dal danno tessutale con successivi “errori” di riparazione alla sua trasformazione in sostanze a loro volta cancerogene, dall’incrementare altre sostanze pericolose tipo il fumo fino alla sua capacità di favorire trasformazioni ormonali. Quest’ultimo meccanismo è quello riconducibile al rischio di neoplasie mammarie correlato al consumo di alcoolici. L’alcool è, infatti, in grado di favorire i processi enzimatici che trasformano gli androgeni in estrogeni, aumentandone il tasso.

Uno studio di recentissima pubblicazione, condotto dal Centro Oncologico dell’Università di Oslo ha arruolato, per un discreto periodo osservazionale, circa 200 Pazienti di sesso femminile (suddivise in gruppi per differenti consumi di alcoolici) e di età compresa tra i 25 ed i 35 anni, le quali dovevano presentare cicli mestruali regolari, non avere avuto recenti gravidanze, non usare contraccettivi ormonali, non avere storia di disturbi ginecologici e non soffrire di patologie internistiche croniche (diabete, ipertensione ecc.). Tale campione veniva periodicamente sottoposto a visite dall’equipe ospedaliera. Venivano, inoltre, valutati, in numerose occasioni, i dosaggi ormonali sierici e salivari degli estrogeni nonché il dato anamnestico relativo al consumo quotidiano di alcoolici tramite un validato diario alimentare precodificato. Contemporaneamente venivano eseguite periodiche mammografie.

Al termine del periodo osservazionale l’analisi dei dati raccolti ha evidenziato come il consumo di alcool era positivamente associato con i livelli di estrogeni endogeni e con la densità mammografica. Tali associazioni, sottolineando il ruolo svolto dall’alcool, potrebbero contribuire ad un miglioramento nella prevenzione del tumore al seno.

 

Inserito il 07 Ottobre 2015 – Testo by gian carlo giuliani e Foto by blogmamma.it

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